Spesso dimentichiamo il valore del tempo.
Lo vediamo sempre tornare,
ogni giorno,
ogni minuto,
ogni secondo,
fa un passo indietro e ci colpisce la fronte,
come un boomerang impazzito che si perde nel cielo,
e si dimentica il suo punto di partenza.
Allora viaggia e continua a cercare,
senza sapere dove andare,
perché qualcuno come noi,
ha smesso di seguire il suo percorso complicato.
È stato abbandonato tra le nuvole alla ricerca di qualcosa che solo non sa proprio dove trovare.
Viaggia per giorni,
si perde per anni,
e alla fine resta nascosto per una vita intera,
muore e quando ci si accorge della sua mancanza,
diventa quasi sempre troppo tardi per creare qualcosa con un po' di vita dentro.
Pensiamo che ogni attimo si possa ritrovare,
ma ogni momento viene trasportato dentro un nuovo domani,
un domani diverso che non cambia mai nome,
un nuovo giorno che dietro un sorriso,
nasconde una bugia,
che ci fa credere che oltre il tempo che passa,
nulla cambia.
Invece cambia tutto,
sogni e destino si trasformano,
e diventano un nuovo futuro,
un futuro che potrebbe essere, ogni volta, davvero tanto diverso.
Allora penso che i giorni dovrebbero avere tutti un altro nome,
così la gente non si confonde,
e smette di credere che si ripetono all’infinito,
regalandoci sempre le stesse possibilità.
Questi giorni tutti uguali ma diversi andrebbero numerati dall’inizio fino alla fine della vita,
dal primo fino all’ultimo respiro.
Si, credo proprio che il mondo ha bisogno di un orologio speciale,
con le lancette che girano senza tornare mai nello stesso punto.
Dove ventiquattro ore restano solo il primo giorno di questa vita,
non il punto di partenza di ogni giorno.
Un orologio che conta da quanti minuti buttiamo aria nel mondo,
così, forse, iniziamo tutti a sentire il tempo che passa.
Giorno 7900,
ore 18960,
e questo tempo che non esiste davvero lo sentiamo più vero,
ci resta vicino e ci ricorda che tutto, ma proprio tutto, può cambiare.
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